Politiche 2022, il programma elettorale del Partito Democratico

Il programma elettorale del Partito Democratico, ” Insieme per un’Italia democratica e progressista”, si basa su tre pilastri: sviluppo sostenibile e transizione ecologica e digitale; lavoro, conoscenza e giustizia sociale; diritti e cittadinanza. 

Il programma è l’approdo delle Agorà Democratiche, il più grande percorso di democrazia partecipativa mai sperimentato in Italia, a cui hanno contribuito più di 100.000 persone.

Transizione ecologica

Per accompagnare imprese, lavoratori e lavoratrici e famiglie nella più grande trasformazione di questo secolo, si propone:

  • una riforma fiscale verde che promuova gli investimenti delle imprese e delle famiglie a difesa del pianeta e del clima e renda economicamente vantaggioso accelerare la transizione ambientale, attraverso la revisione e la stabilizzazione degli incentivi per la rigenerazione energetica e sismica degli edifici e l’estensione del piano “Transizione 4.0” agli investimenti green delle imprese;
  • una Legge quadro sul clima e un piano nazionale di adattamento al cambiamento climaticoal 2050;
  • un piano nazionale per il risparmio energetico e interventi finalizzati ad aumentare drasticamente la quota di rinnovabili prodotte in Italia, anche attraverso lo sviluppo delle Comunità energetiche, con l’obiettivo di installare 85 GW di rinnovabili in più entro il 2030.
    Un obiettivo ambizioso ma realistico che porterà, secondo alcune stime, alla creazione di circa 500.000 nuovi posti di lavoro;
  • l’introduzione di una premialità fiscale per le imprese a elevato rating ESG (ambientale, sociale di governance);
  • la progressiva riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente e l’adeguamento – a parità di gettito delle strutture e delle aliquote della tassazione indiretta, in coerenza con l’European Green Deal e con la disciplina europea armonizzata dell’accisa, nonché del bollo auto, in funzione degli obiettivi di progressivo azzeramento delle emissioni di CO2;
  • la previsione di adeguate compensazioni per le famiglie e le imprese più vulnerabili,in funzione di una transizione ecologica socialmente equa e sostenibile;
  • il monitoraggio e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti – in particolare ponti, viadotti e gallerie – attraverso azioni programmate di manutenzione e adattamento alle pressioni indotte dai cambiamenti climatici.

La transizione ecologica si intreccia con la transizione digitale. Si propone l’istituzione di un Fondo nazionale per il diritto alla connessione digitale e dagli introiti di una nuova
gara sulle frequenze 5G.

Pubblica Amministrazione

Il Pd propone un grande piano di assunzione nella PA, oltre il 2026, con clausole volte a favorire l’occupazione giovanile e femminile. Occorre accelerare la costituzione di uno Sportello virtuale della PA – con la possibilità di prendere appuntamento e di collegarsi in videoconferenza con qualsiasi pubblica amministrazione – e la realizzazione di un ufficio associato per la trasformazione digitale dei piccoli comuni.

Sistema fiscale 

Un sistema fiscale equo e progressivo è alla base del nostro patto di cittadinanza. Occorre migliorare i rapporti tra Stato e contribuenti, semplificando drasticamente gli adempimenti attraverso il Codice tributario unico, lo sviluppo del fisco digitale, l’abolizione delle micro-tasse, e attuando la riforma della giustizia tributaria.

Per contrastare l’evasione fiscale si propone di estendere la tracciabilità dei pagamenti, incrociare le banche dati, potenziare le Agenzie fiscali, premiare maggiormente i contribuenti leali, riformare la riscossione.

La riforma fiscale si baserà sulla riduzione del carico IRPEF, a partire dai redditi medi e bassi e una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali, trasformando quelle di valenza sociale (spese sanitarie, scolastiche, etc.) in erogazioni dirette ai contribuenti, compresi gli incapienti.

L’IRAP va progressivamente superata, garantendo l’integrale finanziamento del fabbisogno del sistema sanitario e la partecipazione di tutti i redditi al finanziamento del welfare universale. Si propone di rimodulare l’IRES in modo da premiare le imprese che reinvestono gli utili e quelle a elevato rating ESG (ambientale, sociale, di governance). La tassazione del reddito derivante dall’attività d’impresa deve essere neutrale rispetto alla scelta della forma giuridica dell’impresa.

Lavoro

Nel programma viene proposto:

  • il salario minimo contrattuale, seguendo il modello tedesco, nei settori a più alta incidenza di povertà lavorativa, con una soglia minima affidata alla proposta delle parti sociali e che comunque rispetti i parametri della direttiva europea (attualmente per l’Italia, secondo alcune stime pari a circa 9 euro lordi orari);
  • L’obbligo di retribuzione degli stage curriculari e l’abolizione degli stage extra-curriculari, salvo quelli attivati nei 12 mesi successivi alla conclusione di un percorso di studi;
  • lotta al precariato con un intervento sui contratti a tempo determinato, sul modello di quanto fatto in Spagna, riproponendo la necessità di introdurre la causale fin dall’inizio del rapporto di lavoro, valorizzando la contrattazione collettiva, rendendo strutturalmente più vantaggioso il contratto a tempo indeterminato rispetto a quello a tempo determinato;
  • lotta al lavoro nero e sommerso, proseguendo nel rafforzamento dei controlli e puntando sulle migliori pratiche adottate in questi anni. Il modello di riferimento è il c.d. Durc sulla congruità della manodopera, introdotto nel settore dell’edilizia;
  • l’impegno per la piena applicazione della legge sul caporalato e per l’equa retribuzione per lavoratori e lavoratrici, proseguendo il rafforzamento dei controlli e introducendo misure per superare la condizione di vulnerabilità di chi denuncia lo sfruttamento;
  •  l’estensione a tutti gli appalti pubblici della clausola di premialità per l’occupazione giovanile e femminile che abbiamo fatto inserire in via sperimentale nel PNRR, così da sostenere le imprese che si impegnano a creare lavoro stabile e rafforzare l’inclusione sociale;
  • una legge per garantire equo compenso in tutti i rapporti dove il committente non è persona fisica e che preveda la sanzione in capo esclusivamente al committente;
  • l’anticipazione dell’intervento dell’Ue sui lavoratori delle piattaforme online, assicurando trasparenza sul funzionamento degli algoritmi, che devono essere oggetto di contrattazione collettiva e non possono sostituire l’essere umano nell’assunzione delle decisioni sulle condizioni di lavoro. In questo quadro occorre porre in capo alle piattaforme l’onere della prova circa l’identificazione del tipo di rapporto di lavoro che si presume subordinato;
  •  la promozione dello smart working, anche ai fini di favorire le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, di ridurre le emissioni di agenti inquinanti e di migliorare, nel contempo, la vivibilità dei centri urbani e rivitalizzare i piccoli borghi sempre più spopolati;
  • il disincentivo al ricorso al part time involontario e, contestualmente, la promozione di progetti di riduzione dell’orario di lavoro a parità̀ di salario, legati a una più̀ razionale organizzazione dell’attività̀ di impresa e a un aumento della produttività̀;
  • l’impegno a proseguire nell’adozione di principi di responsabilità sociale e di forme di democrazia economica nella governance delle grandi imprese, nonché nell’introduzione di normative più stringenti contro le delocalizzazioni frutto di scelte meramente speculative, per garantire reali processi di reindustrializzazione, prevedendo premialità e sanzioni.

Dopo l’introduzione del salario minimo e del Rdc, si propone di  completare il sistema con un altro meccanismo: l’integrazione pubblica alla retribuzione (in-work benefit) in favore dei lavoratori e delle lavoratrici a basso reddito, come proposto dalla Commissione sul lavoro povero.

Pensioni

Si propende per una maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione, a partire dai 63 anni di età, da realizzarsi nell’ambito dell’attuale regime contributivo e in coerenza con l’equilibrio di medio e lungo termine del sistema previdenziale. Va inoltre introdotta, per le nuove generazioni, una pensione di garanzia, che stanzi fin da subito le risorse necessarie a garantire una pensione dignitosa a chi ha carriere lavorative discontinue e precarie.

È necessario consentire l’accesso alla pensione a condizioni più favorevoli a chi ha svolto lavori gravosi o usuranti o lavori di cura in ambito familiare, anche rendendo strutturali APE sociale (da estendere agli autonomi) e Opzione donna.
È necessario rafforzare la previdenza complementare e gli strumenti che possono favorire il ricambio generazionale e la gestione delle crisi aziendali.

Mezzogiorno

Il “Piano Sud 2030 – Sviluppo e coesione per l’Italia”, che configura una nuova politica territoriale di “prossimità̀ ai luoghi”, alle aree marginalizzate e più̀ vulnerabili, condizione indispensabile per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dell’Agenda ONU 2030.

Per incentivare l’occupazione di giovani e donne  è prevista la proroga, il potenziamento e la razionalizzazione dei diversi meccanismi di incentivazione per l’occupazione nel Mezzogiorno.

Sanità 

La sanità è un diritto fondamentale, pertanto è necessario  rafforzare  il Servizio Sanitario Nazionale, potenziando la medicina del territorio attraverso l’aumento di un fondo sanitario nazionale di 10 miliardi di euro in soli tre anni.

Sono previsti investimenti anche sulle Case della Comunità e sulla salute mentale.

Scuola 

Si propone  la costituzione di un Fondo nazionale per i viaggi-studio, le gite scolastiche, il tempo libero nel doposcuola e l’acquisto di attrezzature sportive e strumenti musicali che va ad integrare il finanziamento regionale. Intendiamo incentivare le ragazze nella scelta delle materie STEM, attraverso l’orientamento.

Gli spostamenti casa-scuola possono diventare un costo considerevole per le famiglie, specie con
l’inflazione che erode i salari. Pertanto si vuole garantire la piena gratuità dei libri di testo, del trasporto pubblico locale per le famiglie a reddito medio e basso e l’accesso universale alle mense.

Diritti 

Si parla del diritto alla casa, attraverso la realizzazione di 500.000 alloggi popolari nei prossimi 10 anni. La promozione delle politiche volte al sostegno della famiglia, anche attraverso un miglioramento dell’assegno unico e universale per i figli a carico.

Si propone inoltre la legge Zan sull’omotransfobia, lo Ius scholae e la legge sul fine vita.

Enti locali 

In programma vi è l’approvazione  della  nuova “Carta delle Autonomie Locali”, riformando il Testo Unico per gli Enti Locali e rivedendo la legge 56 del 2014, con l’obiettivo di valorizzare pienamente i Comuni, le Province e le Città metropolitane come istituzioni costitutive della Repubblica, che curano gli interessi delle loro comunità e contribuiscono allo sviluppo inclusivo e sostenibile del Paese.

Giustizia 

Una delle sfide è completare la digitalizzazione del servizio giustizia e adeguare l’organizzazione e l’impostazione dell’intero comparto attraverso l’organizzazione digitale degli uffici e la creazione di banche dati. Va compiuto un ammodernamento delle strutture, investendo sulla ristrutturazione degli edifici esistenti, anche per adeguarli alla digitalizzazione, e sulle infrastrutture materiali e immateriali.

Sono previsti investimenti nelle risorse umane, attraverso la stabilizzazione del personale precario.

È urgente un piano nazionale contro le mafie che definisca obiettivi condivisi per tutte le amministrazioni dello Stato, con un programma chiaro che identifichi le priorità e i risultati, per accompagnare la nuova stagione di investimenti pubblici. Perché il contrasto alle mafie non è un fardello burocratico: è la condizione per liberare le energie nella ripartenza. Occorre riprendere e rilanciare il lavoro degli Stati generali della lotta alle mafie del 2017, con le proposte sintetizzate nella “Carta di Milano”.

Donne e giovani 

Durante la scorsa legislatura è stata approvata la legge sulla parità salariale  che garantisce alle donne il diritto di avere giustizia rispetto alle discriminazioni retributive sui luoghi di lavoro. Ma aver una legge non basta. Occorrerà farla applicare attraverso ai meccanismi di trasparenza e a una premialità per le aziende virtuose vogliamo accompagnare un cambiamento culturale vitale per il nostro paese. E’ prevista anche una legge sulla
co-genitorialità, per introdurre totale parità nei congedi di maternità e paternità e un nuovo
congedo parentale anch’esso pienamente paritario, da affiancare a strumenti di flessibilità, come part
time e lavoro agile di coppia agevolati.

Per i giovani è prevista una dotazione di 10.000 euro, erogata al compimento dei 18 anni sulla base dell’ISEE familiare, per coprire le spese relative alla casa, all’istruzione e all’avvio di un’attività lavorativa. I costi di questa misura saranno prevalentemente coperti dagli introiti aggiuntivi derivanti dalla modifica dell’aliquota dell’imposta sulle successioni e donazioni superiori ai 5 milioni di euro (pari allo 0,2% del totale delle eredità e donazioni in Italia).

Si continuerà sulla strada della proroga dell’azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni.

Si incentiverà alla cittadinanza attiva con una legge per il voto fuorisede, rispettando i principi di integrità,segretezza e libertà del voto.

Il programma del Partito Democratico è disponibile qui 

 

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