Giovedì 18 agosto è stato presentato il programma elettorale di Azione e Italia Viva, il cosiddetto terzo polo. Gli obiettivi sono principalmente tre: favorire una crescita economica inclusiva e sostenibile, allargare le opportunità per tutti e semplificare radicalmente la vita ai cittadini.
Crescita e produttività
Il programma inizia con la crescita e la produttività, concentrando le risorse su strumenti fiscali a supporto di investimenti di cittadini e imprese. In particolare si propongono zero tasse per i giovani che avviano attività imprenditoriali, almeno per i primi tre anni per gli under 35.
Si parla di facilitare la crescita dimensionale delle piccole-medie imprese: innalzando a soglia dimensionale d’impresa per l’applicazione di alcuni dei più pesanti vincoli burocratici in materia di lavoro; modulando la defiscalizzazione previste nelle Zone Economiche Speciali per favorire la crescita delle piccole imprese; potenziando il credito d’imposta per i costi di quotazione delle Pmi, introdotte dal Mise nel 2017.
Al fine di agevolare la crescita e la produttività si propone di ripristinare e rafforzare l’industria 4.0, depotenziato dai precedenti governi. Ed estendere il meccanismo dell’industria 4.0 agli investimenti per la transizione ecologica.
Supportare le imprese a trovare forza lavoro, implementando una politica di formazione che consenta di colmare il gap delle competenze e potenziando gli ITS investendo 1,5 miliardi.
Occorre completare le riforme sulla concorrenza. E’ fondamentale dare attuazione alla riforma delle concessioni balneari approvato dal governo Draghi. Il 93% dei servizi pubblici locali è affidato senza gara. La mancanza di procedure competitive incide negativamente sulla qualità e sul costo dei servizi, quindi sulla spesa pubblica, sulla produttività e sulla crescita del Paese.
Mezzogiorno
Il rilancio del Mezzogiorno passa dalle risorse europee, in particolare circa 130 miliardi di euro fino al 2027. A queste risorse si aggiungono quelle nazionali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, da utilizzare in chiave complementare.
Le misure previste nel programma la proroga della defiscalizzazione ne nel Mezzogiorno; il completamento dell’Alta Velocità, potenziamento dei treni e del sistema portuale, dato che la cosiddetta economia del mare incide per il 4,4% sul valore aggiunto, per il 5,7% degli occupati e per il 4,6% del totale delle imprese.
Il punto 8 parla del problema della dispersione scolastica e della necessità di contrastarla. Il gover Draghi in tal senso ha già investito quasi 3 miliardi euro per le scuole del Sud.
Ambiente
In merito alla politica ambientale si persegue anche qui l’agenda Draghi. Nel breve periodo sono previsti i seguenti step:
-raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo
-completamento delle procedure di costruzione dei due rigassificatori mobili
-attivazione dei impianti già esistenti
-promozione in Eu del price-cap per ridurre il costo dell’energia.
Nel medio periodo occorre perseguire l’obiettivo di ridurre l’emissioni di CO2 del 55% rispetto ai livelli 1990 attraverso un mix energetico, composto da rinnovabili e nucleare.
Per affrontare la crisi idrica è necessario recuperare e realizzare nuovi invasi e bacini dove raccogliere acqua piovana; ristrutturare la rete idrica che ogni perde il 40% dell’acqua; incentivare investimenti nell’irrigazione che riduce lo spreco dell’acqua.
Economia circolare
Nonostante l’Italia sia uno dei paesi virtuosi in materia di economia circolare, il sistema impiantistico italiano per la gestione dei rifiuti è ancora indietro e pertanto dovrà essere riformato.
Lavoro
Si propone il salario minimo, la lotta alla precarietà, all’uso improprio dei tirocini curriculari, e la cancellazione di una miriade di mini contratti, sostituiti dai voucher.
Un altro punto importante riguarda la modifica del Reddito di Cittadinanza . Si propone che il sussidio venga tolto dopo il primo rifiuto dell’offerta di lavoro e in più ci dovrà essere un limite temporale di 2 anni per trovare occupazione, subito dopo l’importo dovrà essere ridotto di un terzo e il beneficiario dovrà essere preso in carico dai servizi sociali.
Fisco
Per quanto concerne il fisco, si propone la riforma dell’Irpef, Irap e Iva. Per gli autonomi il regime forfettario ha favorito molti lavoratori, ma disincentiva a crescere oltre la soglia dei 65 mila. Pertanto si propone una tassazione più agevolata anche per chi supera quella cifra, e gradualmente sarà accompagnata alla tassazione ordinaria.
Giustizia
In materia di giustizia si persegue la riforma Cartabia.
Sanità
Nel programma si propone di ridefinire la disciplina di competenza tra Stato e Regioni, con riferimento al capitolo V della Costituzione.
Inoltre è necessaria la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale in un’ottica di prevenzione e continuità delle cure. Infine è necessario abbattere le liste d’attesa e istituire modalità più trasparenti tra il pubblico e il privato.
Scuola
Si propone l’obbligo scolastico fino a 18 anni.
Si intende valorizzare le professionalità della scuola, compresi gli insegnati con un aumento significativo dei salari. E infine si vorrebbe attuare un nuovo modello per la formazione professionale che risponde all’esigenze del mercato.
Università e ricerca
Nel programma è previsto un aiuto residenziale per gli studenti fuorisede che si trovano a pagare cifre assurde per l’affitto di una camera.
Occorre aumentare l’attrattività delle università italiane, oggi poco attrattive, e iniziare un’operazione di reclutamento per i nuovi docenti e ricercatori.
Inoltre è fondamentale necessario aumentare le risorse per la ricerca di base e applicata.
Diritti e pari opportunità
Si propone la tutela delle persone con disabilità in una normativa omogenea per tutto il paese. Bisogna continuare sulla strada del contrasto al gender pay gap, con il Family Act e nel contrasto alla violenza di genere aumentando i centri antiviolenza.
Giovani
Nel capitolo dedicato ai giovani si propone l’incentivo all’imprenditoria, start up , riformare garanzia giovani e investire in competenze digitali.
Welfare e terzo settore
Al pari delle politiche giovanili si sostiene anche una politica senile, attraverso l’istituzione della figura del Garante dei Diritti della Terza Età e la ridefinizione delle linee guida dei centri anziani.
La tutela degli enti no profit passa attraverso il contrasto delle frodi fiscali con false cooperative, e favorire la cittadinanza attiva incentivando la formazione dei volontari.
Pubblica Amministrazione
Occorre assicurare le procedure più celeri per i rinnovi dei contratti nella Pa, premiare il merito ed efficientare i processi della Pa anche attraverso la digitalizzazione.
Trasporti
Si propone il completamento delle tratte dell’alta velocità, l’efficientamento della rete ferroviaria e portuale. Inoltre, è necessario definire un documento unico sulle manutenzioni delle grandi opere livello nazionale.
Agricoltura
Nel settore agricolo è previsto l’incentivo all’imprenditoria, all’utilizzo dei vocher per la manodopera.
Cultura e turismo
Sono previsti incentivi per chi fa cultura, come le librerie, gli istituti culturali e start up.
Per quanto concerne il turismo occorre attribuire la competenza allo Stato, oggi alle regioni. Incentivare la formazione turistica e l’imprenditoria, riducendo la pressione fiscale.
Immigrazione
Il primo punto è contrastare l’immigrazione irregolare attraverso gli accordi di cooperazione con i paesi di origine e di transito. Il secondo punto riguarda l’integrazione degli immigrati, rifugiati e delle loro famiglie. Per le persone che cercano protezione si vuole offrire una procedura di asilo rapido ed equo.
Difesa
Si mantiene l’impegno dell’incremento del budget della difesa del 2 % entro il 2030.
Sicurezza
Il fenomeno deve essere contrastato con una maggiore integrazione delle forze di polizia e della magistratura a livello internazionale, potenziando il progetto della Procura nazionale europea.
Gli strumenti di contrasto al terrorismo internazionale devono essere potenziati. I pericoli concreti non vengono scongiurati da una sorveglianza di massa, ma da misure mirate, come l’osservazione ravvicinata di coloro che sono a rischio, come nel caso di soggetti radicalizzati che possono alimentare il circuito terroristico.
Riforme istituzionali
Per quanto riguarda le riforme istituzionali, si propone il superamento del bicameralismo paritario, per velocizzare l’approvazione delle leggi e un federalismo basato autonomia e responsabilità. I tre livelli di governo devono avere competenze esclusive e ripartite.
L’intero programma è scaricabile qui
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