Domenica si è svolto il primo turno dell’elezioni presidenziali in Francia: il presidente uscente Emmanuel Macron e Marine Le Pen andranno al ballottaggio, rispettivamente con il 27,6% e il 23,4%.
Questa elezione arriva in un momento complicato per il Paese, fatto di contestazioni sociali senza precedenti, crisi sanitaria, climatica e dalla guerra in Ucraina. Tutti questi fattori hanno segnato l’ascesa dell’estrema destra: secondo i sondaggi Le Pen e Zemmour accumulerebbero circa un terzo dei voti. Quindi tutto può tornare in discussione tra 15 giorni.
I programmi
Tra i punti programmatici del presidente uscente vi è l’aumento dell’età pensionabile a 65 anni, nonostante le contestazioni. Seguono le restrizioni alle condizioni per accedere ai sussidi per gli inoccupati, la riduzione delle tasse di successione e l’alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese.
Il programma di Le Pen è di estrema destra, anti-immigrati e soprattutto mulsulmani. E’ una fautrice del “prima i francesi” in materia di occupazione, stato sociale e alloggi.
Qualche cenno sul sistema di voto
La Francia è una repubblica semi-presidenziale. Il potere esecutivo è condiviso dal presidente della Repubblica e dal primo ministro. Il presidente è eletto a suffragio universale diretto a doppio turno. Per essere eletti al primo turno occorre la maggioranza assoluta dei voti.
Immagine di copertina: Rsi News