La premier Giorgia Meloni ha firmato il dpcm che dichiara il complesso degli stabilimenti di proprietà della società ISAB S.r.l. di interesse strategico nazionale, tenendo conto del settore in cui opera, del numero degli occupati e del rilievo che la produzione assume per l’autonomia energetica della Nazione.
Nel dpcm sono altresì riconosciuti essere beni strumentali allo stabilimento industriale gli impianti di depurazione di Priolo Gargallo e Melilli, perché infrastrutture necessarie ad assicurare la continuità produttiva dello stabilimento.
Nel decreto si stabilisce inoltre che per il contenimento dei rischi dei danni ambientali e per assicurare la continuità produttiva, il MIMIT dovrà entro 30 giorni adottare un decreto di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sentiti il Ministro della Salute, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) per bilanciare le esigenze di continuità dell’attività produttiva e di salvaguardia dell’occupazione, della salute e dell’ambiente. Le misure di coordinamento sono altresì disposte, d’intesa con la Regione Siciliana, per gli interventi eventualmente necessari per dare soluzione alle questioni ambientali inerenti gli impianti di depurazione.
A dicembre il governo aveva commissariato l’ Isab di Priolo, una delle raffinerie più importanti d’Italia e d’Europa, a rischio chiusura per l’embargo del petrolio russo che scatterà il 5 dicembre.
A gennaio è stata annunciata l’acquisizione di Isab da parte di G.o.i. Energy. Si tratta di “una delle più importanti operazioni nel settore energetico europeo” e assicura la continuità operativa della raffineria, un tema di importanza cruciale per l’economia italiana a livello nazionale e per l’economia locale della Sicilia. L’’accordo salvaguarda i posti di lavoro nella raffineria e promuove la salute e la sicurezza nell’ambiente di lavoro” ha scritto l’azienda in una nota.