Quali sono gli “affari correnti” del governo dimissionario

Dopo le dimissioni del presidente Draghi, il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti. Ma cosa significa? In una circolare firmata da Mario Draghi, si delineano tutti i vari ambiti d’intervento su cui interverrà il  governo dimissionario.

Cosa potrà fare il Governo dimissionario

Nel primo punto della circolare si specifica che l’esecutivo rimane impegnato nel disbrigo degli affari correnti, nell’attuazione delle leggi e delle determinazioni già assunte dal Parlamento e nell’adozione degli atti urgenti, compresi gli atti legislativi, regolamentari e amministrativi per far fronte alle attuali emergenze nazionali e internazionali. Inoltre, il governo rimane impegnato anche  nell’attuazione legislativa, amministrativa e regolamentare del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimenti complementari.

Il Governo potrà procedere all’adozione dei decreti-legge solo se sussistono i presupposti previsti dall’ art 77 della Costituzione, come  “i casi di necessità e urgenza”.

Per quanto riguarda le nomine e designazioni, si procederà solo se strettamente necessarie perchè vincolate nei tempi da leggi o regolamenti.

Naturalmente è garantita la partecipazione italiana, anche a livello governativo, a tutte le missioni all’estero (Ue, Onu, Osce, Ocse, Ince, G7, G20 e Consiglio d’Europa).

I lavori parlamentari procederanno e dovrà essere assicurata la partecipazione dei rappresentanti di Governo, in Assemblea e nelle Commissioni, per l’esame dei disegni di legge di conversione dei decreti legge e nelle altre occasioni in cui sarà richiesta dalle Camere.

I ministri sono invitati a predisporre ogni utile elemento e documentazione circa l’organizzazione e il funzionamento dei relativi Dicasteri e dipartimenti, nonchè sullo stato e delle attività in corso.

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