Dopo l’Olanda, Belgio, Lussemburgo, Canada, anche la Spagna ha approvato la legge che regolamenta l’eutanasia e il suicidio medicalmente assistito.
“Ora siamo un paese più umano, giusto e più libero“, cosi ha commentato il premier spagnolo Pedro Sànchez.
Hoy somos un país más humano, más justo y más libre. La ley de eutanasia, ampliamente demandada por la sociedad, se convierte por fin en una realidad. Gracias a todas las personas que han peleado incansablemente para que el derecho a morir dignamente fuera reconocido en España. pic.twitter.com/Ge4CZWuvIe
— Pedro Sánchez (@sanchezcastejon) March 18, 2021
La legge, proposta dal partito socialista, è stata approvata alla Camera dei deputati spagnola con 220 voti a favore, 141 contrari e 2 astenuti. Hanno votato contro il centro-destra e l’estrema destra.
L’iter previsto è molto dettagliato e garantisce una piena consapevolezza della scelta. Per poter accedere all’eutanasia o al suicidio assistito la persona deve “soffrire di una malattia incurabile e grave o di una condizione grave o cronica e invalidante“.
La richiesta poi dovrà essere presentata per iscritto due volte al medico, specificando di essere consapevole di altre alternative come le cure palliative e di non aver avuto alcuna pressione esterna. Una commissione indipendente valuterà e entro 19 giorni darà una risposta.
L’approvazione della legge è stata fortemente contestata dalla destra che ha già annunciato il ricorso alla Corte costituzionale, ma anche dalle associazioni cristiane per il diritto alla vita. El Pais ha spiegato che la legge non è condivisa anche dall’Ordine dei medici spagnoli e dal Comitato di bioetica.