Il 23 settembre i commissari Onu , Jasminka Džumhur e Pablo de Greiff, hanno presentato al Consiglio per i diritti umani, un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori della Commissione internazionale d’inchiesta indipendente sull’Ucraina. Come richiesto nella risoluzione S-34/1, sono stati affrontati gli eventi accaduti alla fine di febbraio e marzo 2022 nelle aree di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy.
At #HRC51, Erik Mose, chair of the Commission of Inquiry on #Ukraine, told the Human Rights Council that #WarCrimes have been committed in Ukraine.
These include indiscriminate attacks, torture and sexual violence.
FULL STATEMENT ▶️ https://t.co/AO0CUK44ZT pic.twitter.com/mjKIBLqggv
— UN Human Rights Council 📍 #HRC51 (@UN_HRC) September 23, 2022
La Commissione proseguirà la sua indagine relativa alle quattro regioni menzionate nella risoluzione del maggio 2022 e, in particolare su altri tipi di violazioni, inclusa la distruzione di infrastrutture civili; l’appropriazione o distruzione di risorse economiche; violazioni del diritto all’alimentazione; e la legalità dei cambiamenti nell’amministrazione locale, che possono avere conseguenze di vasta portata. Oltre a formulare raccomandazioni sulla responsabilità penale e su altre dimensioni della responsabilità.
I primi risultati dell’inchiesta
La Commissione ha visitato 27 città e insediamenti e ha intervistato più di 150 vittime e testimoni. Sono stati ispezionati luoghi di distruzione, tombe, luoghi di detenzione e tortura, nonché resti di armi, e consultato un gran numero di documenti e rapporti.
La membri della Commissione hanno incontrato le autorità governative, le organizzazioni internazionali, la società civile e altre parti interessate.
Sulla base delle prove raccolte, la Commissione d’inchiesta ha concluso che in Ucraina sono stati commessi crimini di guerra.
L’uso di armi esplosive con effetti ad ampia area nelle aree popolate hanno causato danni a edifici e infrastrutture residenziali, comprese scuole e ospedali. Nella città di Kharkiv state devastate intere aree della città. Secondo l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani, la maggior parte delle morti registrate sono state causate dall’uso di tali armi. Questa devastazione è uno dei fattori che spiegano perché un terzo della popolazione ucraina è stato costretto a fuggire.
Attacchi indiscriminati
Alcuni degli attacchi su cui la Commissione ha indagato sono stati effettuati senza distinguere i civili e i combattenti. Ciò includeva alcuni attacchi con munizioni a grappolo o sistemi di lancio multiplo e attacchi aerei nelle aree popolate.
Quanto alle violazioni dell’integrità personale, si sono verificati un gran numero di esecuzioni nelle zone visitate. La Commissione sta attualmente indagando su tali morti in 16 città e insediamenti. Sono state ricevute accuse credibili riguardo a molti altri casi di esecuzioni, su cui si sta indagando.
Torture, violenza sessuale e uccisioni
Elementi comuni di tali crimini includono la preventiva detenzione delle vittime, nonché segni visibili di esecuzioni sui corpi, come mani legate dietro la schiena, ferite da arma da fuoco alla testa e gole tagliate.
I testimoni hanno fornito resoconti coerenti di maltrattamenti e torture commessi durante la reclusione illegale. Alcune delle vittime hanno riferito che dopo la detenzione iniziale da parte delle forze russe in Ucraina, sono state trasferite nella Federazione Russa e detenute per settimane in carceri. Gli interlocutori hanno descritto percosse, scosse elettriche e nudità forzata, nonché altri tipi di violazioni in tali strutture di detenzione. Dopo essere state trasferite in detenzione nella Federazione Russa, alcune vittime sono scomparse.
Nelle 4 aree, sono stati esaminati due episodi di maltrattamento contro i soldati della Federazione Russa da parte delle forze ucraine. Sebbene siano pochi di numero, tali casi continuano ad essere oggetto dell’ attenzione della Commissione.
L’inchiesta ha constato casi di violenza sessuale, tortura e di trattamento crudele e disumano. L’età delle vittime di violenze sessuali e di genere variava da quattro a 82 anni.
La Commissione ha documentato anche casi in cui bambini sono stati violentati, torturati, confinati illegalmente, uccisi e feriti in attacchi indiscriminati con armi esplosive. L’esposizione a ripetute esplosioni, crimini, sfollamenti forzati e separazione dai membri della famiglia ha profondamente influenzato il loro benessere e la loro salute mentale.
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Immagine di copertina: una delle scuole di Khatkiv – Pavlo Guk.