Rosa Park, la madre dei diritti civili negli Usa

Il 1 dicembre 1955, A Montgomery, Rosa Parks stava tornando a casa in autobus e decise di sedersi nell’unico posto libero riservato esclusivamente ai passeggeri bianchi. Subito dopo salirono sull’autobus alcuni passeggeri bianchi e il conducente del mezzo James F. Blake ordinò a Rosa di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa Park si oppose alla richiesta dell’autista, affermando che aveva pagato il biglietto ed era suo diritto sedere in quel posto.
Rosa fu arrestata e incarcerato per aver violato le leggi di segregazione razziale della città.

Immagine: Focus.it

La comunità afroamericana, guidata da Martin Luther King, protestò per quanto accaduto e per oltre un anno boicottò i mezzi pubblici.

L’anno successivo la Corte Distrettuale degli Stati Unit emise una sentenza che dichiarava incostituzionali le leggi dell’Alabama sulla segregazione degli autobus. “Dicono sempre che non ho ceduto il posto perché ero stanca, ma non è vero – dirà Rosa anni dopo – Non ero stanca fisicamente, non più di quanto lo fossi di solito alla fine di una giornata di lavoro (…). No, l’unica cosa di cui ero stanca era subire. Non potevo immaginare che in quel momento si stesse facendo la Storia, ero solo stanca di arrendermi sempre.”

Rosa Park oltre ad aver dato un impulso importante all’abolizione della legge che legalizzava la segregazione, ci ha anche insegnato che anche un piccolo gesto può determinare un grande cambiamento.

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