Russia, la lettera di Alexey Navalny dopo due anni di detenzione

Il 17 gennaio 2023 segna due anni da quando Alexey Navalny è tornato in Russia ed è stato arrestato dalle autorità con false accuse penali. Da allora il leader dell’opposizione è in carcere. E’ detenuto in una cella di punizione perchè parla contro la guerra in Ucraina.

Per l’occasione è apparso un post sui social media di Navalny per l’anniversario della sua detenzione.

Il testo integrale della lettera

Sono passati esattamente due anni da quando sono tornato in Russia. Ho passato questi due anni in prigione. Quando scrivi un post come questo, devi chiederti: quanti altri di questi post per l’anniversario dovrai scrivere?

La vita e gli eventi intorno a noi suggeriscono la risposta. La nostra miserabile ed esausta Patria deve essere salvata. È stata saccheggiata, ferita, trascinata in una guerra di aggressione e trasformata in una prigione gestita dai furfanti più spregiudicati e subdoli. Ogni opposizione a questa banda – anche solo simbolica nella mia attuale limitata capacità – è importante.

L’ho detto due anni fa e lo ripeto: la Russia è il mio paese. Sono nato e cresciuto qui, i miei genitori sono qui e ho creato una famiglia qui: ho trovato una persona cara e ho avuto figli con lei. Sono un cittadino a tutti gli effetti e ho il diritto di unirmi a persone che la pensano allo stesso modo ed essere politicamente attivo. Siamo in tanti, sicuramente più dei giudici corrotti, propagandisti bugiardi e truffatori del Cremlino.

Non consegnerò loro il mio paese e credo che l’oscurità alla fine svanirà. Ma finché persiste, farò tutto il possibile, cercherò di fare ciò che è giusto ed esorto tutti a non abbandonare la speranza.

La Russia sarà felice!

 

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