Strage di Tienanmen, la memoria rimossa dalle autorità cinesi

Dopo 33 anni, il regime cinese continua a censurare la memoria  della strage di piazza Tienanmen.  Nella Cina continentale l’argomento è un tabù dal 1990.
A Hong Kong negli ultimi anni le autorità cinesi hanno intensificato le persecuzioni nei confronti degli attivisti che ricordano la strage  del 4 giugno 1989, ha denunciato Human Rights Watch.

Manifestanti perseguitati e carcerati

A Hong Kong, con l’entrata in vigore della legge sulle sicurezza nazionale, persino accendere una candela per ricordare il massacro di Pechino  è diventato un reato.

Nell’ultimo anno, le autorità di Hong Kong hanno arrestato e perseguito persone per aver tentato di commemorare il massacro di Tiananmen.
Ventisei attivisti pro-democrazia – tra cui Joshua Wong, il magnate dei media Jimmy Lai, il giornalista Gwyneth Ho e gli ex legislatori Leung Kwok-hung, Cyd Ho e Andrew Wan – sono stati arrestati per aver partecipato o “incitato” gli altri a partecipare nel 2020 alla veglia in onore delle vittime del massacro.

Nel gennaio 2022,  l’avvocato per i diritti umani Chow Hang-tung è stato condannato a 15 mesi di carcere per aver partecipato e incitato altri a partecipare alla veglia di Tienanmen del 2021. Chow stava già scontando una condanna a 12 mesi per aver partecipato alla veglia del 2020. Chow è stata anche la vicepresidente della Hong Kong Alliance in Support of Patriotic Democratic Movement of China, l’organizzatore della veglia annuale.

Le università di Hong Kong hanno rimosso i memoriali di Tienanmen. Nel dicembre 2021, l’Università di Hong Kong ha rimosso dai locali dell’università “Pillar of Shame”, una grande scultura che commemora le vittime del massacro.

A Taiwan

Centinaia di manifestanti si sono radunati a Taipei a Taiwan  per ricordare la repressione cinese dei manifestanti pro-democrazia. Lo ha riferito il Guardian.

È un simbolo di come la democrazia sia preziosa e fragile allo stesso tempo e di come le persone che hanno a cuore la democrazia devono difenderla, altrimenti gli autoritari di tutto il mondo penseranno che alla gente non importi“, ha affermato l’organizzatore dell’evento, Jeremy Chiang, 27 anni.

Per l’occasione gli attivisti di Taipei hanno eretto una nuova versione del ‘Pilastro della vergogna’, una statua che commemora i manifestanti di Tienanmen che una delle principali università di Hong Kong ha rimosso dal suo campus, dove era rimasta per più di due decenni, a dicembre.

 

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