In occasione della Giornata della Terra e in vista della COP26 di novembre, il presidente americano Joe Biden ha fortemente voluto il Leaders Summit on Climate, decretando così il ritorno degli Stati Uniti nella lotta alla crisi climatica.
L’obiettivo del vertice svoltosi in remoto è incoraggiare i principali stati che inquinano di più a ridurre l’emissioni per mantenere l’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius.
Il presidente Joe Biden ha esordito con l’impegno di ridurre le emissioni di gas serra del 50-52% entro il 2030.
Today I’m bringing together leaders from around the world to meet this moment of climate peril, and extraordinary opportunity. No nation can solve this crisis on its own, and this summit is a step on a path to a secure, prosperous, and sustainable future. https://t.co/lcUUsgyEo3
— President Biden (@POTUS) April 22, 2021
Il presidente cinese Xi Jimping, leader della seconda potenza dipendente al carbone ha sottolineato l’impegno della Cina a raggiungere la neutralità carbonica nel 2060 e di lavorare con la comunità internazionale per promuovere la governance climatica.
Highlights from Chinese President Xi Jinping’s speech at the Leaders Summit on Climate on Thursday. https://t.co/5MuMgvq1g6 pic.twitter.com/uWKQ75LlgC
— Global Times (@globaltimesnews) April 22, 2021
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Anche il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato l’importanza della cornice legale posta dalla comunità internazionale. Inoltre, ha ribadito che la Russia sta applicando scrupolosamente i suoi impegni internazionali in questo ambito.
Leaders of 40 countries have gathered for the Climate Summit. Vladimir Putin’s remarks: https://t.co/el3Q1F6QUx pic.twitter.com/UijDm1K9pm
— President of Russia (@KremlinRussia_E) April 22, 2021
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