Sure, cosa prevede il piano europeo per il lavoro

[Articolo aggiornato]

La Commissione europea ha proposto al Consiglio Ue un primo pacchetto di 81,4 miliardi di euro per sostenere il lavoro in 15 Paesi membri, tra questi c’è anche l’Italia che avrà la fetta più importante dei prestiti, seguita dalla Spagna.

Cos’è il Sure e come funziona

L’Unione Europea per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia da Coronavirus, ha previsto una serie di strumenti, tra questi vi è il Sure (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), il fondo di 100 miliardi che  permetterà agli Stati membri di affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per sostenere l’occupazione.

L’assistenza finanziaria avverrà sotto forma di prestito concesso dall’Ue ai Paesi membri che ne faranno richiesta. La Commissione contrarrà i prestiti sui mercati finanziari per concederli poi ai Paesi Membri. Quest’ultimi godrebbero di un buon rating di credito dell’Ue e di tassi agevolati.

All’Italia è stato riconosciuto l’importo maggiore

Nell’ambito del programma Sure, all’Italia è stato riconosciuto l’importo maggiore di 27,4 miliardi di euro per sostenere: la cassa integrazione per tutti i lavoratori dipendenti, le indennità per i lavoratori autonomi di vario tipo, i collaboratori sportivi, i lavoratori domestici e quelli intermittenti, il fondo perduto per autonomi e imprese individuali, il congedo parentale, il voucher baby sitter alle misure per i disabili e  il credito di imposta per la  sanificazione.

Fino al oggi l’Italia ha ricevuto un erogazione di 10 miliardi di euro a ottobre, una di 6,5 miliardi a novembre e 4,45 miliardi il 2 febbraio come ha annunciato Ursula Von del Leyen

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