Il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag ha dichiarato che le autorità turche hanno emesso 184 mandati di arresto e oltre 600 persone sono indagate per gli edifici crollati con il terremoto di magnitudo 7.8 della scala Ritcher che ha colpito la Turchia e la Siria. Tra gli interessati ci sono sono imprenditori edili e proprietari di immobili.
Alcuni osservatori ritengono che gli arresti siano un tentativo da parte del presidente, Recep Tayyip Erdoğan, che dovrà affrontare dure elezioni a maggio, di deviare la colpa.
Il ministro dell’Ambiente, Murat Kurum, ha affermato che sulla base di una valutazione iniziale di oltre 170.000 edifici, 24.921 in tutta la regione sono crollati o sono stati gravemente danneggiati dal terremoto.
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