Usa, la Virginia è il 23° Stato ad aver abolito la pena di morte

La Virginia è primo Stato americano del sud ad aver abolito la pena di morte. Lo ha annunciato il governatore democratico, Ralph Northam.

Il disegno di legge per l’abrogazione della pena di morte è stata approvato lo scorso febbraio dalla Camera e dal Senato locali.

Secondo i dati della Death Penality information Center, la Virginia è uno degli stati con il più alto numero di esecuzioni a morte. Sono state giustiziate quasi 1400 persone, fra cui 113, da quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ripristinato la pena di morte nel 1976.

Il governatore Northam già durante la campagna elettorale aveva promesso l’abolizione della pena di morte, ritenendo che vi fosse una disuguaglianza sproporzionata del suo utilizzo nei confronti degli afroamericani.

La pena di morte negli Stati Uniti

Gli Stati americani che hanno deciso di abolire la pena capitale sono 23. L’ultima ad aggiungersi è stata la Virginia.

Ad oggi sono 27 gli Stati federali americani che prevedono ancora la pena di morte. Alcuni di questi hanno deciso di mantenere una moratoria non scritta, ovvero una sospensione delle esecuzioni capitali a tempo indeterminato. In diversi Stati i giudici federali hanno reputato le esecuzioni incostituzionali e di conseguenza le sentenze sono state sospese.

Dopo 17 anni, l’amministrazione Trump ha deciso di mettere fine alla moratoria non scritta, voluta dall’amministrazione Bush.
A luglio 2020 sono riprese le esecuzioni federali negli Stati Uniti.
Con Lisa Mongomery, Trump in sette mesi ha messo a morte 11 persone.
Altre due esecuzioni sono previste in questi giorni: 14 gennaio Corey Johnson e 15 gennaio Dustin Higgs.

Inoltre, per la prima volta, in 130 anni, le esecuzioni federali sono state autorizzate nel periodo di transizione presidenziale.

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Annalisa Catapano



 

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