Sembra quasi il titolo di un film, invece è una delle pagine più buie della storia degli Stati Uniti d’America.
Mercoledì 6 gennaio, alle ore 13 circa, mentre le due camere erano riunite in seduta plenaria per certificare la vittoria di Joe Biden e Kamala Harris come presidente e vicepresidente degli Stati Uniti, un gruppo cospicuo di sostenitori di Trump, molti dei quali armati, ha assalito il Congresso americano.
Protestor tells his story of getting inside the capitol pic.twitter.com/EdKUN1h0gM
— William Turton (@WilliamTurton) January 6, 2021
Here’s the scary moment when protesters initially got into the building from the first floor and made their way outside Senate chamber. pic.twitter.com/CfVIBsgywK
— Igor Bobic (@igorbobic) January 6, 2021
From earlier pic.twitter.com/QWdSR3EbqF
— William Turton (@WilliamTurton) January 7, 2021



Dopo 5 ore di assedio, il tutto è stato neutralizzato dalle forze di sicurezza.
Ma il bilancio è di 5 morti e di molti arresti.
Molto dura è stata la reazione del vice presidente Mike Pence che, rivolgendosi ai rivoltosi, ha affermato: “Non avete vinto. La violenza non vince mai. La libertà vince“.
And we will always be grateful for the men and women who stayed at their post to defend this historic place. To those who wreaked havoc in our Capitol today, you did not win. Violence never wins. Freedom wins. And this is still the People’s House. pic.twitter.com/ytErRKnk4O
— Mike Pence (@Mike_Pence) January 7, 2021
Dopo una lunga sospensione, il 7 gennaio, il Congresso ha ratificato la vittoria di Joe Biden e Kamala Harris come presidente e vicepresidente degli Stati Uniti.
A distanza di qualche ora, Trump ha riconosciuto la vittoria di Biden, condannando i comportamenti dei manifestanti, ma non sarà presente alla cerimonia del 20 gennaio. Si tratta di un cambio di rotta, dopo che ha incitato i suoi sostenitori ad assalire il Capidoglio.
Le gravissime responsabilità di Trump
L’assedio al Campidoglio è avvenuto dopo un comizio di Trump tenutosi a Washington, dove ha nuovamente ribadito di non riconoscere la vittoria di Biden, incitando i suoi sostenitori a marciare sul Campidoglio.
Durante l’assedio a Capitol Hill chiedeva ai suoi sostenitori di tornare a casa aggiungendo frasi “Vi voglio bene, siete speciali“. Subito dopo il video è stato cancellato da Twitter.
Ma quello che è avvenuto è anche il risultato di una campagna di comunicazione basata sulla disinformazione e sul racconto di un’elezione rubata, nonostante la realtà gli era contro.
Twitter cancella definitivamente l’account di Trump
Dopo l’assedio al Campidoglio Facebook ha sospeso l’account di Trump fino a fine mandato.
The shocking events of the last 24 hours clearly demonstrate that President Donald Trump intends to use his remaining…
Pubblicato da Mark Zuckerberg su Giovedì 7 gennaio 2021
Anche Twitter, dopo una sospensione di 12 ore, ha provveduto a cancellare definitivamente l’account di Trump per il rischio di altre proteste violente come quella avvenuta a Capitol Hill.
After close review of recent Tweets from the @realDonaldTrump account and the context around them we have permanently suspended the account due to the risk of further incitement of violence.https://t.co/CBpE1I6j8Y
— Twitter Safety (@TwitterSafety) January 8, 2021
VEDI ANCHE Twitter rimuove l’account di Trump, ma la rete si divide
Nel frattempo il vice presidente Mike Pence ha fatto sapere che parteciperà alla cerimonia d’insediamento di Joe Biden il 20 gennaio e non ha escluso la possibilità di ricorrere al 25 emendamento, nel caso Trump mostrasse altri segni d’instabilità.
Gli arresti
Sabato 9 gennaio, gli agenti federali hanno arrestato Jake Angeli, il 32 enne italo-americano che, con il suo costume carnevalesco, è diventato il simbolo dell’assalto a Capitol Hill.
Inoltre, nelle scorse ore è stato arrestato anche il manifestante Richard Barnett, che si è fatto fotografare alla scrivania di Nancy Pelosi.
Immagine di copertina: Al Jazeera English