Mentre in Parlamento si votava per il presidente della Repubblica, venerdì, a Milano, Torino e Roma migliaia di studenti manifestavano per ricordare Lorenzo Praelli, il ragazzo di 18 anni morto in azienda mentre svolgeva l’alternanza scuola-lavoro.
La morte di Lorenzo ha riacceso la rabbia degli studenti che ormai da due anni sono costretti tra didattica a distanza, chiusure, ritorni in aula blindati, mentre l’alternanza scuola lavoro, forma di asservimento delle scuole alle aziende, non si è mai fermata.
Venerdì le piazze sono diventate terreno di duri scontri tra i ragazzi e la polizia. A Torino 20 rstudenti che protestavano sono rimasti feriti.
Per la questura circa 200 partecipanti hanno cercato in tutti i modi di forzare gli sbarramenti delle forze di polizia, anche con l’utilizzo di un furgone, nel tentativo di dirigersi in corteo verso le vie del centro città. Di conseguenza si è reso necessario una breve azione di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine.
Gli scontri
Dalle testimonianze e dai video emerge che a Torino gli studenti sono stati caricati ben quattro volte dalla polizia. Molti ragazzi (molti dei quali minorenni) sono stati picchiati con i manganelli e altri sono rimasti feriti.
Mani al collo a ragazzi con altoparlanti in mano, che chiedono perché i poliziotti stiano picchiando dei quindicenni. Una vergogna. #torino pic.twitter.com/3FthfcFW6R
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) January 29, 2022
Come racconta Selvaggia Lucarelli su Domani, i ragazzi cercavano di parlare con i ragazzi chiedendo il perchè di tanta violenza gratuita.
Stessa situazione a Milano dove studenti e studentesse hanno provato a muoversi verso la sede di Assolombarda per deporre una simbolica trave insaguinata, ma hanno trovato la strada sbarrata.
“E’ una cosa vergognosa: appena i ragazzi si sono avvicinati pacificamente alla polizia per chiedere di poter passare per le strade i poliziotti sono partiti con le cariche, picchiandoli con i manganelli“, ha dichiarato Pino Iaria di Cobas al quotidiano Indipendente.
Le critiche
Amnesty International Italia ha espresso preoccupazione per l’uso del tutto sproporzionato della forza contro gli studenti.
Dopo Roma, #Torino. Immagini preoccupanti sull’uso del tutto sproporzionato della forza contro studenti, molti dei quali minorenni, che manifestavano per la morte di #LorenzoParelli
— Amnesty Italia (@amnestyitalia) January 28, 2022
Possibile si è chiesto a cosa serve una gestione cosi muscolare dell’ordine pubblico?
Manifestavano per la morte di #LorenzoParelli, a #Torino studenti e studentesse in gran parte minorenni sono stati caricati e manganellati dalla polizia. Si parla di 20 feriti.
A cosa serve una gestione così muscolare dell’ordine pubblico? È una vergogna per tutto lo Stato. pic.twitter.com/Qfz0OWQw0W
— Possibile (@PossibileIt) January 28, 2022
Due pesi e due misure. Con i fascisti che devastano la CGIL tutto ok, con gli studenti minorenni in protesta pacifica questo? Perché? #studenti 🙏 pic.twitter.com/nOq544kymy
— Alessandro Gassmann 🌳 (@GassmanGassmann) January 29, 2022
Per Nicola Fratoianni è un’altra pagina nera del nostro Paese.
La difesa del Questore di Torino
In un’intervista al Corriere della Sera il questore Vincenzo Ciarambino ha difeso l’operato dei suoi uomini. Alla domanda se era necessario caricare gli studenti, il questore ha risposto che con l’aumentare della pressione dei manifestanti è stato utilizzato il manganello, uno strumento per lui legittimo.