Il Consiglio, Parlamento e la Commissione europea hanno raggiunto l’accordo sul finanziamento di REPowerEU e sulla possibilità per gli Stati membri di introdurre il REPowerEU nei loro piani per la ripresa e la resilienza. Questo accordo serve a rispondere ulteriormente alle difficoltà economiche e alle perturbazioni del mercato energetico globale causate dall’invasione russa dell’Ucraina. In altre parole con queste nuove risorse i Paesi membri saranno in grado di avviare riforme e investimenti, eliminando gradualmente le importazioni di combustibili fossili russi e fornendo energia pulita, economica e sicura alle famiglie e alle imprese in tutta Europa.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “L’accordo politico di oggi con il Consiglio e il Parlamento sblocca ulteriori investimenti e riforme per realizzare ulteriormente il nostro piano REPowerEU e garantire un futuro di energia pulita. In risposta ai disagi e alle difficoltà causati dall’invasione russa dell’Ucraina e dal ricatto energetico di Putin, abbiamo concordato all’unanimità di ridurre le nostre importazioni di gas russo di due terzi entro la fine di quest’anno e di eliminarle completamente il prima possibile. Putin sta perdendo la sua ingiustificata guerra di aggressione e noi stiamo accelerando la nostra transizione verso un’energia pulita a beneficio dell’intera UE e del pianeta. Continueremo il nostro lavoro fino a quando tutte le famiglie e le imprese dell’UE non avranno accesso a energia economica, sicura e pulita”.
I principali punti dell’accordo
Per sostenere REPowerEU, 225 miliardi di euro sono già disponibili in prestiti nell’ambito del Next Generation Eu. L’accordo odierno, che richiede l’approvazione finale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, prevede che la dotazione finanziaria del Recovery and Resilience Facility (RRF) sia aumentata con:
- 20 miliardi in nuove sovvenzioni per finanziare misure che gli Stati membri potranno includere nei capitoli REPowerEU nei loro piani per la ripresa e la resilienza. Tali contributi saranno finanziati attraverso la vendita anticipata di quote Emissions Trading System (ETS) e le risorse del Fondo per l’Innovazione, da ricostituire in parte attraverso la Riserva Stabilizzante di Mercato.
- 5,4 miliardi di euro di fondi della riserva di adeguamento alla Brexit che gli Stati membri potranno trasferire volontariamente alla RRF per finanziare le misure di REPowerEU. Ciò si aggiunge alle possibilità di trasferimento esistenti del 5% dai fondi della politica di coesione (fino a 17,9 miliardi di EUR)
Inoltre, gli Stati membri avranno la possibilità di richiedere un pre-finanziamento fino al 20% dei fondi assegnati ai capitoli REPowerEU, pagabili in un massimo di due tranche.
Il testo del regolamento modificato dovrà ora essere finalizzato a livello tecnico. Il Parlamento europeo e il Consiglio devono quindi approvare formalmente il testo in modo che il regolamento modificato possa entrare in vigore il prima possibile.
Una volta che il regolamento modificato entrerà in vigore, tutti gli Stati membri che desiderano rivedere il proprio PRR per ricevere finanziamenti aggiuntivi dovranno includere anche un capitolo REPowerEU nella loro richiesta alla Commissione.