Vladimir Kara-Murza, l’esponente dell’opposizione politica russa rischia altri 20 anni di carcere

Per Vladimir Kara-Murza, l’esponente dell’opposizione politica russa, è arrivata la terza accusa infondata da quando è in prigione.  È già stato  incriminato  per aver diffuso “notizie false” sulle forze armate russe perché ha pubblicamente criticato l’invasione russa  dell’Ucraina e per presunto coinvolgimento con un organizzazione straniera “indesiderabile”. Ora rischia un’ulteriore condanna fino a 20 anni se condannato per alto tradimento. Vadim Prokhorov, l’avvocato dell’oppositore,  ha affermato che  le accuse di alto tradimento si riferiscono alle critiche pubbliche di Kara-Murza alle autorità russe nei forum internazionali.

In precedenza, Kara-Murza era stato arrestato per 15 giorni ai sensi dell’articolo 19.3, parte 1, del codice dei reati amministrativi (disobbedienza alla polizia).

Nel 2015 e 2017 era anche stato ricoverato in ospedale con sintomi di avvelenamento. Il gruppo investigativo Bellingcat aveva scoperto che prima del primo avvelenamento era seguito da ufficiali dell’FSB.

Le stesse forze di sicurezza, secondo gli inquirenti, avrebbero seguito l’oppositore assassinato Boris Nemtsov e l’avvelenato Alexei Navalny. Il procedimento penale sugli avvelenamnenti di Vladimir Kara-Murza non è mai stato avviato, ma secondo i giornalisti investigativi stati molto probabilmente orchestrati dal servizio di sicurezza federale russo

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Fonte: Media Zone

Amnesty International

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